CRESCITA PERSONALE

Virtù cardinali: riportarle alla luce per essere più felici

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Le virtù cardinali sono dette anche “virtù umane principali” e costituiscono le fondamenta (il cardine, appunto) di una vita orientata al bene.

Furono enunciate già dai filosofi antichi, in particolare da Platone e poi riscoperte in epoche diverse da autori e filosofi.  Quando Dante, ad esempio, uscito dall’inferno, si ritrovò sulla spiaggia del Purgatorio assieme a Virgilio, vide brillare alte nel cielo quattro stelle particolarmente luminose che stavano a rappresentare, appunto, proprio le virtù cardinali, lamentandosi, allo stesso tempo, di come esse fossero sconosciute all’animo umano e di come, tale mancanza avesse reso il mondo vedovo.

“I’ mi volsi a man destra, e puosi mente
a l’altro polo, e vidi quattro stelle
non viste mai fuor ch’a la prima gente.
Goder pareva ‘l ciel di lor fiammelle:
o settentrional vedovo sito 
poi che privato se’ di mirar quelle.”

L’errore che a volte si fa è quello di interpretare e approfondire le virtù cardinali in chiave nozionistica e storica, quando invece, andrebbero riscoperte e riportate alla luce nella nostra vita di tutti i giorni, non solo per condurre una vita più felice, ma per contribuire, nel nostro piccolo, a rendere il mondo un posto migliore. Ecco perché dovremmo andare più a fondo rispetto a una loro sterile conoscenza e fermarci a chiederci se possediamo queste virtù cercando il più possibile di  farle diventare parte di noi.

Analizziamole più in dettaglio:

1. Prudenza

La “prudentia” è detta “cocchiere delle virtù” perché guida tutte le altre. Possiamo definirla come la saggezza nel saper prendere le decisioni e discernere tra un’azione buona e una cattiva. Essere prudenti in questo senso non significa quindi essere indecisi o titubanti, ma saper scegliere con etica, razionalità e fermezza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.

2. Giustizia

La “iustitia” è intesa come la costante volontà di riconoscere a ciascuno ciò che gli spetta. Agire secondo giustizia significa quindi essere in grado di mettere da parte il proprio interesse personale ed essere, quindi, giusti ed equi nei confronti degli altri.

3. Fortezza

La “fortitudo” è il coraggio. La fortezza è la capacità di resistere dinanzi alle difficoltà, di non arrendersi e di non lasciarsi vincere dalla paura e dall’apatia. È la determinazione nel perseverare e nell’andare avanti nonostante tutto.

4. Temperanza

La “temperantia” si esprime con la moderazione, in tutte le cose. La temperanza è il contrario dell’esagerazione e dell’ostentazione; controllo dei propri istinti, equilibrio nelle azioni, nelle parole, nei modi.

Ti lascio con questa meravigliosa citazione del Sommo Poeta che sintetizza l’essenza del pensiero dantesco e che andrebbe riportata sulle porte d’ingresso di ogni scuola:

“Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza.”

“La virtù produce la felicità come il sole produce la luce”

M. de Robespierre

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