CRESCITA PERSONALE

Le meraviglie del pensiero positivo

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Cosa si intende veramente per “pensiero positivo”?

Serve davvero a qualcosa?

E come si fa a pensare positivo con tutte le catastrofi che accadono ogni giorno…?

Basta con questi coach che ti ripetono ossessivamente “dai che ce la fai!”.

Ok, fermati un attimo! Andiamo per ordine.

Iniziamo col dire che “pensare positivo” non vuol dire andarsene in giro per la città saltellando con dei peluches in braccio e ignorare le cose brutte. Questa precisazione può sembrarti banale, ma in realtà il positive thinking – per dirla in modo più cool – viene spesso frainteso. Essere positivi non significa essere superficiali o far finta che i problemi non esistano, né tanto meno essere immuni da momenti negativi. Così come non basta visualizzare il proprio radioso futuro, magari ripetendo qualche formuletta magica, per farlo materializzare dal nulla.

Pensare positivo significa semplicemente scegliere un “cibo” più sano per nutrire la mente. Funziona come per il corpo: se mangi bene e scegli alimenti genuini e nutrienti, seppur ciò non ti garantisca di arrivare a 120 anni, per tutto il tempo che vivrai, con ogni probabilità vivrai meglio, il tuo corpo funzionerà meglio e tu ti sentirai in forma. Se, al contrario, ti riempi quotidianamente di schifezze e cibo spazzatura infischiandotene della tua forma fisica e della tua salute, verosimilmente ti sentirai appesantita, non al massimo della forma e i disturbi derivanti dalla tua cattiva alimentazione prima o poi si faranno sentire. Ecco, è la stessa identica cosa: se nutri la tua mente di pensieri belli e costruttivi, sarai più energica e attingerai a più risorse per affrontare le sfide della vita. Se invece scegli di “ingozzare” il tuo cervello col pessimismo e la negatività, ti sentirai spesso triste e demotivata e, alla lunga, diventerai più debole interiormente.

E, secondo me, è proprio questo il punto: pensare positivo rafforza il carattere.

Perché – diciamocelo – lamentarsi in continuazione dando la colpa al cielo (all’oroscopo, alla sfiga, al capo, ai colleghi, ai genitori e alle forze oscure), rimandare, cercare le scuse più bizzarre per non assumersi le proprie responsabilità, in fondo è facile. Lo abbiamo fatto più o meno tutte in qualche fase della vita. Ma alla fine a che serve? Brava: assolutamente a niente! L’autocommiserazione è una trappola e rallenta in modo drammatico la nostra realizzazione perché ci fa soffermare esclusivamente sui problemi.

Al contrario, un atteggiamento positivo ci spinge a soffermarci sulla loro soluzione e ci fa, quindi, diventare più brave a risolverli, i problemi.

Ci sono centinaia di risultati basati su evidenze scientifiche a confermarlo. Sono numerosi i professionisti, gli enti e le università che hanno infatti condotto ricerche di questo tipo, dalla Berkley University alla Kellogg School of Management, dal King’s College alla Yale University.

Mi hanno colpita in particolare gli studi di Barbara L. Fredrickson, Professoressa presso l’Università della Carolina del Nord e fondatrice, insieme a Martin Seligman, della psicologia positiva. Secondo la Professoressa Fredrickson , mentre le emozioni negative in qualche modo compromettono la capacità del cervello di trovare soluzioni creative e di vedere tutte le opzioni a disposizione, le emozioni positive migliorano la creatività e i nostri processi decisionali. E non solo: le emozioni positive aumentano la propria resilienza, vale a dire la capacità di superare un momento difficile. Ciò che conta in questo senso non è tanto che le emozioni positive siano particolarmente intense, ma che siano frequenti. 

Ecco perché, a mio avviso, è essenziale sviluppare un atteggiamento positivo nella vita di tutti i giorni. Un singolo evento felice, un viaggio nel posto più bello del mondo, un successo per quanto importante o il raggiungimento di un obiettivo, quindi non bastano. Quello che ti cambia la vita è costruire un carattere tendenzialmente positivo. 

E come si fa? Semplice: con l’allenamento e con gli esercizi quotidiani. Te ne suggerisco alcuni:

  • Fa’ una lista delle cose per cui sei grata e aggiungine una ogni mattina.
  • Prima di dormire, ripensa a qualcosa di bello che la giornata trascorsa ti ha donato.
  • Non regalare il tuo tempo ai vampiri energetici (Puoi approfondire qui: I vampiri energetici: i ladri della tua energia vitale).
  • Sii tu in primis una persona piacevole da avere accanto e impara a mettere gli altri a proprio agio.
  • Quando sei in un posto nuovo, sforzati di individuare almeno 3 cose che ti piacciono.
  • Muoviti (trova uno sport che ti appassioni, balla o semplicemente cammina di più).
  • Leggi tanti – ma tanti – libri di self-help (prestissimo te ne suggerirò alcuni).
  • Mangia più sano e bevi tanta acqua.
  • Dedica del tempo alla cura del tuo aspetto fisico.
  • Cerca tu stessa le tue fonti quotidiane di positività. 

Sii costante e vedrai tu stessa la grande differenza che queste piccole abitudini faranno nella tua vita! Giorno dopo giorno ti scoprirai diversa e anche le persone intorno a te inizieranno a notarlo. 

Ricorda che essere una persona positiva è una delle scelte più intelligenti che tu possa mai fare. E lo è perché nel momento in cui deciderai di cambiare il tuo modo di vedere le cose, quelle stesse cose cambieranno…

“Se puoi cambiare idea, puoi cambiare la tua vita”.

William James

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